Oncologia
L’oncologia veterinaria è una disciplina medica relativamente recente. È infatti solo negli ultimi decenni che la maggiore longevità degli animali domestici, determinata in gran parte dalla rilevanza affettiva che hanno assunto nella moderna società, ha permesso di osservare con sempre maggiore frequenza patologie tipicamente senili tra cui quelle oncologiche.
Si stima che circa un quarto dei cani ed un sesto dei gatti sviluppi un tumore nell’arco della propria vita.
Le parole “tumore” o “cancro”, e di conseguenza la branca della medicina che si occupa della loro gestione ossia l’oncologia, evocano angoscia e paura, sentimenti che sfociano spesso in cieca disperazione e triste rassegnazione quando una di queste patologie viene diagnosticata al proprio compagno a quattro zampe.
Tuttavia, così come nella specie umana, anche nei cani e nei gatti è possibile trattare ed in molti casi curare tali patologie.
Obiettivi primari dell’oncologia veterinaria sono:
– conoscere il comportamento dei vari tipi di tumori che possono colpire i nostri animali al fine di decidere le strategie di gestione più indicate al singolo caso;
– garantire una buona qualità di vita al paziente in ogni momento del suo percorso diagnostico e terapeutico.
Il successo nella gestione di un tumore dipende fondamentalmente da tre fattori:
– il tipo di tumore
– quanto precocemente è stato diagnosticato
– l’appropriatezza degli interventi terapeutici
Mentre sul primo punto purtroppo è impossibile agire, in quanto non si può scegliere il tipo di tumore, sugli altri due punti l’intervento combinato del proprietario e del medico è fondamentale.
Infatti, forse come in nessun’altra disciplina medica veterinaria, il successo terapeutico viene determinato nelle primissime fasi di gestione della patologia, e spesso è impossibile riparare ad eventuali errori o ritardi di gestione commessi nelle fasi precoci.
Si rende quindi fondamentale un’attenta valutazione dei soggetti al di sopra degli otto anni sia da parte del proprietario che dal medico che effettua la visita annuale, e in caso si sospettino patologie neoplastiche è indispensabile rivolgersi a professionisti preparati e formati nella specifica materia. Questo per non perdere la possibilità di diagnosticare la patologia nel modo più accurato e rapido al fine di poter intervenire nel modo più efficace possibile.
Come per la specie umana, la guarigione dalle patologie neoplastiche spesso è possibile solo grazie ad una diagnosi precoce e ad un trattamento adeguato e tempestivo.
Il servizio di oncologia garantisce un’assistenza altamente qualificata in tutte le fasi di gestione della patologia tumorale, dalla diagnosi alla terapia.
Diagnosi
Come già sopra ricordato, il successo nella terapia di un tumore si basa sulle prime fasi di gestione e su un approccio ragionato e competente verso il paziente oncologico. Presso il nostro centro vengono abitualmente eseguite biopsie ad ago sottile su neoformazioni cutanee e sottocutanee o, mediante tecnica eco-assistita, su neoformazioni sviluppatesi a carico di organi interni o ancora su versamenti cavitari. Tale metodica, mantenendo una minima invasività ed elevati margini di sicurezza, è il primo passo spesso imprescindibile per orientare il medico sulla reale natura della lesione osservata (lesione infiammatoria, tumore benigno o tumore maligno).
Qualora lo si ritenga utile si può procedere con ulteriori biopsie chirurgiche per ottenere le informazioni necessarie nella gestione del caso; sarà compito dell’oncologo proporvi l’iter diagnostico più indicato spiegandovi le ragioni ed i risvolti pratici delle scelte che dovranno essere prese.
Prima di passare alla fase terapeutica, che può prevedere anche un approccio chirurgico, è fondamentale sapere con che tipo di lesione ci stiamo confrontando: innanzitutto se si tratta di un tumore e in seconda battuta se si tratta di un tumore benigno o un tumore maligno. Conoscere precisamente la tipologia del tumore è fondamentale per programmare gli interventi terapeutici più opportuni e per poterne prevedere, per quanto possibile, il comportamento biologico.
Una volta raggiunta una diagnosi precisa è indispensabile procedere con la stadiazione del tumore, ossia con la valutazione della sua estensione anatomica; tale processo è indispensabile per capire se la lesione individuata è unica o se ha già coinvolto altri organi con fenomeni metastatici. Per ottenere tali informazioni si procede con la diagnostica per immagini aiutandosi anche con sofisticatemetodiche di ecografia associata a mezzo di contrasto per aumentare la possibilità di osservare lesioni altrimenti non rilevabili a carico degli organi addominali.
Terapia
La terapia oncologica veterinaria ha seguito l’evoluzione della medicina umana mantenendo alcune peculiari differenze concettuali. In medicina umana l’obiettivo primario è quello di sconfiggere il cancro o comunque, anche nelle forme più aggressive, cercare di ottenere una sopravvivenza più lunga possibile, osando con terapie talvolta invasive e per certi aspetti temporaneamente invalidanti; ciò risulta essere motivato dall’importante implicazione sociale, affettiva e psicologica della vita umana.
In medicina veterinaria l’obiettivo fondamentale, soprattutto nel caso di tumori caratterizzati da notevole aggressività per i quali si è consapevoli che la guarigione definitiva è un traguardo non raggiungibile, è aumentare il più possibile la sopravvivenza del paziente garantendo una soddisfacente qualità di vita. Tale approccio è supportato anche dall’ inconsapevolezza dei nostri pazienti di essere affetti da patologie talvolta incurabili; diventa quindi di fondamentale importanza cercare di controllare la patologia tumorale per più tempo possibile senza alterare lo stato di salute del paziente, piuttosto che perseguire un’improbabile guarigione a tutti i costi.
Salvo rare eccezioni il primo approccio terapeutico ad una patologia neoplastica è la chirurgia. Generalmente solo un’asportazione tempestiva di un tumore localizzato in un determinato distretto anatomico può garantire un guarigione definitiva; appare quindi ovvia l’importanza della diagnosi precoce e di un intervento mirato e radicale. Solo avendo eseguito un accurato lavoro preliminare volto a riconoscere il tipo di neoplasia e la sua estensione anatomica si può decidere se e come intervenire chirurgicamente.
Ciò che viene genericamente definito come “chemioterapia” è una terapia medica, ossia basata sull’utilizzo di farmaci, volta a combattere alcuni tipi di tumori. Si può rendere necessaria in caso di neoplasie asportate chirurgicamente ma estremamente aggressive o già in fase metastatica, oppure come unico approccio possibile per alcune forme di tumori come i linfomi o le leucemie.
Concetto base e prioritario della chemioterapia veterinaria è la necessità di garantire una buona qualità di vita al paziente trattato. Benché i farmaci antitumorali utilizzati siano gli stessi utilizzati in medicina umana, i protocolli ed i dosaggi praticati in medicina veterinaria sono stati ottimizzati per ottenere il massimo beneficio senza arrecare disagio al paziente; tale evenienza è condizione imprescindibile per il mantenimento di un protocollo chemioterapico.
Le terapie antitumorali, in relazione al farmaco utilizzato, possono essere eseguite per via endovenosa, per via sottocutanea o con compresse per via orale.
Sarà compito dell’oncologo medico proporvi eventuali protocolli chemioterapici, spiegandovi rischi e benefici rapportati al vostro singolo caso, informandovi sulle basi scientifiche a supporto delle strategie terapeutiche proposte, ed illustrandovi le modalità di esecuzione delle terapie.